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Il Pap test

Il Pap test, o test di Papanicolau, è un esame citologico microscopico che studia le cellule della vagina e del collo dell'utero ed è di fondamentale importanza per la diagnosi precoce del carcinoma della cervice uterina.

Perchè effettuarlo

Il Pap test è un esame di screening la cui funzione principale è quella di valutare la normalità delle cellule della cervice uterina o, al contrario, di individuare le donne affette da lesioni non ancora di tipo tumorale, ma che sono a rischio di sviluppare il cancro. Per questo motivo si consiglia che questo esame venga effettuato, di routine, almeno una volta ogni 2 anni. Inoltre, il Pap test puo’ dare un indicazioni sull’ equilibrio ormonale, sulla presenza di infiammazioni o infezioni ma da trattare. Queste infiammazioni o infezioni possono essere causate da Funghi, Batteri, Virus e Protozoi.

Come si svolge

Il Pap test si effettua durante una visita ginecologica prelevando una piccola quantità di cellule (sia endocervicali che esocervicali) dal collo dell’utero. Il medico mette in evidenza il collo dell'utero mediante l'uso di uno "speculum", un divaricatore e con una piccola spatola preleva le cellule strisciandole su un vetrino, che viene fissato, colorato e letto dal citologo. Il prelievo è semplice, veloce ed indolore. Al vetrino viene allegata una scheda anagrafica della paziente. L'esame può essere eseguito in qualunque momento del mese , ad eccezione del periodo mestruale.

Prima di effettuare l'esame è opportuno:

  • Interrompere trattamenti con ovuli o candelette almeno quarantotto ore prima del prelievo.
  • Non sottoporsi a lavande vaginali ed evitare rapporti sessuali nelle ventiquattro ore precedenti il prelievo.

Risultati - cosa significa

Il risultato dell'esame è un referto medico in cui viene utilizzato il sistema Bethesda (TBS), che è stato elaborato al fine di stabilire una terminologia diagnostica uniforme per tutti i laboratori. Il referto può essere:

  • Negativo: significa che le cellule non mostrano alterazioni di alcun genere.
  • Negativo con alterazioni cellulari dovute a stati infiammatori: nfiammazione di lieve e media entità, non preoccupante, da funghi e batteri.
  • Lesioni squamose intraepiteliali di basso grado: si è in presenza di lesioni di grado lieve, non preoccupanti, che il più delle volte regrediscono spontaneamente. Da tenere sotto controllo o da trattare solo in caso di persistenza.
  • Lesioni squamose intra-epiteliali di medio-alto grado: si tratta di lesioni del collo dell'utero di grado piu’ elevato che necessitano di esame bioptico o di trattamento chirurgico mininvasivo.
  • Il "carcinoma in situ", un tumore maligno ma confinato agli strati più superficiali che non ha invaso gli strati sottostanti.
  • Carcinoma spino-cellulare o adenocarcinoma: è la diagnosi di tumore al collo dell'utero. Il primo tipo, spino-cellulare, riguarda la cervice che è la porzione del collo dell'utero che sporge in vagina e si collega al corpo dell'utero tramite il canale cervicale, mentre il secondo termine, adeno­carcinoma, indica il tumore del canale dell'utero.
Schema displasia cervicale